[Bodmer, Johann Jacob]: Sammlung Critischer, Poetischer, und anderer geistvollen Schriften. Bd. 3. Zürich, 1742.CONTRA M. DI VOLTAIRE. il trionfo condannato a morire, per avere ingiu-stamente trafitta la moglie di un Curiazio. 2. Qua- lor il lodarsi giova a captivarsi la benevolenza, il che avvenne a M. Valerio Corvino dittatore, quan- do a' Soldati congiurati contro la Patria cosi parlo, come leggesi in Tito Livio Lib. 7. Ego sum M. Valerius Corvinus, Milites, cujus vos nobilitatem be- neficiis erga vos, non injuriis sensistis - - ac si cui gens, si cui sua virtus, si cui etiam majestas, si cui honores subdere spiritus potuerunt, iis eram natus, id speci- men mei dederam, ea aetate consulatum adeptus, ut potuerim tres & viginti annos natus Consul patribus quoque ferox esse, non solum plebi. Finalmente qua- lor la lode datasi promove cose utili, o buone ritraendo dalle inutili, o ree, di che puo servire per esempio cio che disse Q. Fabio Massimo pure presso Tito Livio D. 3. L. 8. persuadendo i padri a sospendere la spedizione dell' Africa. Cunctatio- nem meam metum pigritiamque homines adolescentes apel- lent, dum me non poeniteat adhuc aliorum speciosiora primo aspectu consilia semper visa, mea usu meliora. Ora venendo al caso nostro dico io, chi non vede che averebbe Edippo molta raggione di ram- memorare le sue glorie, nell'udire le querele de suoi sudditi afflitti; mentre giova a sollevarli, ed em- pierli di speranza la memoria della sua sperimen- tata Virtu, per cui gia furono liberati da altre dis- grazie per l'addietro sofferte? La jattanza in simili casi e non gia un'ostentazione di chi cerca plauso: Ma un offrire il proprio potere in pegno di con- fidenza. In fatto qual animo non averebbono dovuto acquistare quelle genti, vedendosi in tal guisa fidanzare da colui che stimavano non solo qual Re; ma qual Sapiente; come spiegansi ne'- greci
CONTRA M. DI VOLTAIRE. il trionfo condannato a morire, per avere ingiu-ſtamente trafitta la moglie di un Curiazio. 2. Qua- lor il lodarſi giova a captivarſi la benevolenza, il che avvenne a M. Valerio Corvino dittatore, quan- do a’ Soldati congiurati contro la Patria coſi parló, come leggeſi in Tito Livio Lib. 7. Ego ſum M. Valerius Corvinus, Milites, cujus vos nobilitatem be- neficiis erga vos, non injuriis ſenſiſtis ‒ ‒ ac ſi cui gens, ſi cui ſua virtus, ſi cui etiam majeſtas, ſi cui honores ſubdere ſpiritus potuerunt, iis eram natus, id ſpeci- men mei dederam, ea ætate conſulatum adeptus, ut potuerim tres & viginti annos natus Conſul patribus quoque ferox eſſe, non ſolum plebi. Finalmente qua- lor la lode dataſi promove coſe utili, o buone ritraendo dalle inutili, o ree, di che puó ſervire per eſempio ció che diſſe Q. Fabio Maſſimo pure preſſo Tito Livio D. 3. L. 8. perſuadendo i padri a ſoſpendere la ſpedizione dell’ Africa. Cunctatio- nem meam metum pigritiamque homines adoleſcentes apel- lent, dum me non pœniteat adhuc aliorum ſpecioſiora primo aſpectu conſilia ſemper viſa, mea uſu meliora. Ora venendo al caſo noſtro dico io, chi non vede che averebbe Edippo molta raggione di ram- memorare le ſue glorie, nell’udire le querele de ſuoi ſudditi afflitti; mentre giova a ſollevarli, ed em- pierli di ſperanza la memoria della ſua ſperimen- tata Virtú, per cui già furono liberati da altre diſ- grazie per l’addietro ſofferte? La jattanza in ſimili caſi é non gia un’oſtentazione di chi cerca plauſo: Ma un offrire il proprio potere in pegno di con- fidenza. In fatto qual animo non averebbono dovuto acquiſtare quelle genti, vedendoſi in tal guiſa fidanzare da colui che ſtimavano non ſolo qual Ré; ma qual Sapiente; come ſpieganſi ne’- greci
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ſtamente trafitta la moglie di un Curiazio. 2. Qua-
lor il lodarſi giova a captivarſi la benevolenza, il
che avvenne a M. Valerio Corvino dittatore, quan-
do a’ Soldati congiurati contro la Patria coſi parló,
come leggeſi in Tito Livio Lib. 7. Ego ſum M.
Valerius Corvinus, Milites, cujus vos nobilitatem be-
neficiis erga vos, non injuriis ſenſiſtis ‒ ‒ ac ſi cui gens,
ſi cui ſua virtus, ſi cui etiam majeſtas, ſi cui honores
ſubdere ſpiritus potuerunt, iis eram natus, id ſpeci-
men mei dederam, ea ætate conſulatum adeptus, ut
potuerim tres & viginti annos natus Conſul patribus
quoque ferox eſſe, non ſolum plebi. Finalmente qua-
lor la lode dataſi promove coſe utili, o buone
ritraendo dalle inutili, o ree, di che puó ſervire
per eſempio ció che diſſe Q. Fabio Maſſimo pure
preſſo Tito Livio D. 3. L. 8. perſuadendo i padri
a ſoſpendere la ſpedizione dell’ Africa. Cunctatio-
nem meam metum pigritiamque homines adoleſcentes apel-
lent, dum me non pœniteat adhuc aliorum ſpecioſiora
primo aſpectu conſilia ſemper viſa, mea uſu meliora.
Ora venendo al caſo noſtro dico io, chi non
vede che averebbe Edippo molta raggione di ram-
memorare le ſue glorie, nell’udire le querele de ſuoi
ſudditi afflitti; mentre giova a ſollevarli, ed em-
pierli di ſperanza la memoria della ſua ſperimen-
tata Virtú, per cui già furono liberati da altre diſ-
grazie per l’addietro ſofferte? La jattanza in ſimili
caſi é non gia un’oſtentazione di chi cerca plauſo:
Ma un offrire il proprio potere in pegno di con-
fidenza. In fatto qual animo non averebbono
dovuto acquiſtare quelle genti, vedendoſi in tal
guiſa fidanzare da colui che ſtimavano non ſolo
qual Ré; ma qual Sapiente; come ſpieganſi ne’-
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