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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836.

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Relatione 1576.

tione di quattro principali prelati, tra' quali vi e monsignor di
Nicastro, stato nuntio presso la Serenita Vra, colli quali tutte le
cose si consigliano per doverle poi referir a lui; in quelle di
stato per negotii colli altri principi, che tanto rilevano et im-
portano non solo per la buona intelligentia con lor ma ancora
per beneficio et quiete di tutta la christianita, si rimette in tutto
nel solo cardinal di Como, col quale si redrecciano li amba-
sciatori dei principi che sono a Roma et li nuntii apostolici et
altri ministri del papa che sono alle corti, perche a lui solo scri-
vono et da lui aspettano li ordini di quello che hanno da fare.
Egli e quello che solo consiglia il papa, et che, come univer-
salmente si tiene, fa tutte le resolutioni piu importanti, et che
da li ordini et li fa eseguire. Sogliono ben alcuni cardinali di
maggior pratica et autorita et qualcun' altro ancora da se stesso
raccordare al papa quello che giudica a proposito, et suole an-
cora alle volte il papa domandar sopra alcune cose l'opinione
di qualcuno et di tutto il collegio di cardinali ancora, massi-
mamente quando li torna bene che si sappia che la determina-
tion sia fatta di conseglio di molti, come principalmente quando
si vuol dare qualche negativa, et sopra certe particolari occor-
rentie ancora suole deputar una congregatione di cardinali,
come gia fo fatto nelle cose della lega et al presente si fa in
quelle di Germania, del concilio, et di altre: ma nel restretto alle
conclusioni et nelle cose piu importanti il cardinal di Como e
quello che fa et vale. Ha usato il cardinal, seben cognosce sa-
ver et intender a sofficientia, alle volte in alcune cose andarsi
a consigliare col cardinal Morone et cardinal Commendon, per non
si fidar tanto del suo giudicio che non tolesse ancor il parer
d'huomini piu intelligenti et savii: ma in fatto da lui poi il tutto
dipende. Mette grandissima diligentia et accuratezza nelle cose,
et s'industria di levar la fatica et i pensieri al papa et di darli
consigli che lo liberino da travagli presenti et dalla spesa, poi-
che nessuna cosa pare esser piu dal papa desiderata che'l spa-
ragno et la quiete. Si stima universalmente ch'esso abbia grande
inclinatione al re cattolico, non tanto per esser suo vassallo et
per haver la maggior parte delli sui beneficii nei sui paesi, quanto
per molti comodi et utilita che in cose di molto momento es-
traordinariamente riceve da lui, per recognition de' quali all' in-
contro con destri modi, come ben sa usar senza molto scoprirsi,
se ne dimostri nelle occasioni grato. Verso la Serenita Vostra
posso affermar ch'egli sottosopra si sia portato assai bene, mas-
simamente se si ha respetto che ne i ministri d'altri principi non
si puo ritrovar tutto quello che si vorria, et che ben spesso bi-
sogna contentarsi di manco che di mediocre buona volonta.

Obwohl diese Relation lange nicht die Verbreitung der ersten
gefunden hat, so ist sie doch in der That nicht minder wichtig und
lehrreich für die Zeiten Gregors XIII, als jene erste für die Zeiten
Pius IV. und Pius V.


Relatione 1576.

tione di quattro principali prelati, tra’ quali vi è monsignor di
Nicastro, stato nuntio presso la Serenità Vra, colli quali tutte le
cose si consigliano per doverle poi referir a lui; in quelle di
stato per negotii colli altri principi, che tanto rilevano et im-
portano non solo per la buona intelligentia con lor ma ancora
per beneficio et quiete di tutta la christianità, si rimette in tutto
nel solo cardinal di Como, col quale si redrecciano li amba-
sciatori dei principi che sono a Roma et li nuntii apostolici et
altri ministri del papa che sono alle corti, perche a lui solo scri-
vono et da lui aspettano li ordini di quello che hanno da fare.
Egli è quello che solo consiglia il papa, et che, come univer-
salmente si tiene, fa tutte le resolutioni più importanti, et che
da li ordini et li fa eseguire. Sogliono ben alcuni cardinali di
maggior pratica et autorità et qualcun’ altro ancora da se stesso
raccordare al papa quello che giudica a proposito, et suole an-
cora alle volte il papa domandar sopra alcune cose l’opinione
di qualcuno et di tutto il collegio di cardinali ancora, massi-
mamente quando li torna bene che si sappia che la determina-
tion sia fatta di conseglio di molti, come principalmente quando
si vuol dare qualche negativa, et sopra certe particolari occor-
rentie ancora suole deputar una congregatione di cardinali,
come già fo fatto nelle cose della lega et al presente si fa in
quelle di Germania, del concilio, et di altre: ma nel restretto alle
conclusioni et nelle cose più importanti il cardinal di Como è
quello che fa et vale. Ha usato il cardinal, seben cognosce sa-
ver et intender a sofficientia, alle volte in alcune cose andarsi
a consigliare col cardinal Morone et cardinal Commendon, per non
si fidar tanto del suo giudicio che non tolesse ancor il parer
d’huomini più intelligenti et savii: ma in fatto da lui poi il tutto
dipende. Mette grandissima diligentia et accuratezza nelle cose,
et s’industria di levar la fatica et i pensieri al papa et di darli
consigli che lo liberino da travagli presenti et dalla spesa, poi-
che nessuna cosa pare esser più dal papa desiderata che’l spa-
ragno et la quiete. Si stima universalmente ch’esso abbia grande
inclinatione al re cattolico, non tanto per esser suo vassallo et
per haver la maggior parte delli sui beneficii nei sui paesi, quanto
per molti comodi et utilità che in cose di molto momento es-
traordinariamente riceve da lui, per recognition de’ quali all’ in-
contro con destri modi, come ben sa usar senza molto scoprirsi,
se ne dimostri nelle occasioni grato. Verso la Serenità Vostra
posso affermar ch’egli sottosopra si sia portato assai bene, mas-
simamente se si ha respetto che ne i ministri d’altri principi non
si può ritrovar tutto quello che si vorria, et che ben spesso bi-
sogna contentarsi di manco che di mediocre buona volontà.

Obwohl dieſe Relation lange nicht die Verbreitung der erſten
gefunden hat, ſo iſt ſie doch in der That nicht minder wichtig und
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Pius IV. und Pius V.


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[313/0325] Relatione 1576. tione di quattro principali prelati, tra’ quali vi è monsignor di Nicastro, stato nuntio presso la Serenità Vra, colli quali tutte le cose si consigliano per doverle poi referir a lui; in quelle di stato per negotii colli altri principi, che tanto rilevano et im- portano non solo per la buona intelligentia con lor ma ancora per beneficio et quiete di tutta la christianità, si rimette in tutto nel solo cardinal di Como, col quale si redrecciano li amba- sciatori dei principi che sono a Roma et li nuntii apostolici et altri ministri del papa che sono alle corti, perche a lui solo scri- vono et da lui aspettano li ordini di quello che hanno da fare. Egli è quello che solo consiglia il papa, et che, come univer- salmente si tiene, fa tutte le resolutioni più importanti, et che da li ordini et li fa eseguire. Sogliono ben alcuni cardinali di maggior pratica et autorità et qualcun’ altro ancora da se stesso raccordare al papa quello che giudica a proposito, et suole an- cora alle volte il papa domandar sopra alcune cose l’opinione di qualcuno et di tutto il collegio di cardinali ancora, massi- mamente quando li torna bene che si sappia che la determina- tion sia fatta di conseglio di molti, come principalmente quando si vuol dare qualche negativa, et sopra certe particolari occor- rentie ancora suole deputar una congregatione di cardinali, come già fo fatto nelle cose della lega et al presente si fa in quelle di Germania, del concilio, et di altre: ma nel restretto alle conclusioni et nelle cose più importanti il cardinal di Como è quello che fa et vale. Ha usato il cardinal, seben cognosce sa- ver et intender a sofficientia, alle volte in alcune cose andarsi a consigliare col cardinal Morone et cardinal Commendon, per non si fidar tanto del suo giudicio che non tolesse ancor il parer d’huomini più intelligenti et savii: ma in fatto da lui poi il tutto dipende. Mette grandissima diligentia et accuratezza nelle cose, et s’industria di levar la fatica et i pensieri al papa et di darli consigli che lo liberino da travagli presenti et dalla spesa, poi- che nessuna cosa pare esser più dal papa desiderata che’l spa- ragno et la quiete. Si stima universalmente ch’esso abbia grande inclinatione al re cattolico, non tanto per esser suo vassallo et per haver la maggior parte delli sui beneficii nei sui paesi, quanto per molti comodi et utilità che in cose di molto momento es- traordinariamente riceve da lui, per recognition de’ quali all’ in- contro con destri modi, come ben sa usar senza molto scoprirsi, se ne dimostri nelle occasioni grato. Verso la Serenità Vostra posso affermar ch’egli sottosopra si sia portato assai bene, mas- simamente se si ha respetto che ne i ministri d’altri principi non si può ritrovar tutto quello che si vorria, et che ben spesso bi- sogna contentarsi di manco che di mediocre buona volontà. Obwohl dieſe Relation lange nicht die Verbreitung der erſten gefunden hat, ſo iſt ſie doch in der That nicht minder wichtig und lehrreich fuͤr die Zeiten Gregors XIII, als jene erſte fuͤr die Zeiten Pius IV. und Pius V.

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Zitationshilfe: Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 313. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/325>, abgerufen am 29.05.2024.