Anmelden (DTAQ) DWDS     dlexDB     CLARIN-D

Rumohr, Karl Friedrich von: Italienische Forschungen. T. 2. Berlin u. a., 1827.

Bild:
<< vorherige Seite

Che e' si faccia uno pilastrollo di mat-
toni murato in quella altezza che basti. sul
primo pilastro fondato. et che la detta colonna
di giesso vi si pongnia su et che iscritto vi
sia a'pie' con lettere grosse, che qualunque
persona volesse aporvi alchuno difetto debia
fra otto di venire agli operai o ad altri per
loro et dirne l'animo suo et sara udito gra-
ziosamente.

Et comandano che io filippo mandassi a boecha.
il messo dell' opera a tutti maestri religiosie secolari
di Firenze significando loro il detto partito preso della
colonna preghandoli che e vegniano a vedere se per
loro vi s'aponesse.

Et comandano chella detta colonna del giesso si
compiesse tutta intorno come ella e dalle due
faccie.

Et comandano a francescho che in sudetto primo
pilastro fondato intagliasse cogli scharpelli il modello
della bagia
(Basis) della sopradetta colonna.

Che nelle sopradette lettere anche stia iscritto che
chiunque ne vuole .... vegnia a pattegiarsi.

Gewiß brauchte es nicht so viel umständlicher Vorberei-
tungen, um den Meistern und Männern vom Fach begreiflich
zu machen, wie ein oder das andere Modell sich an seiner
Stelle, oder im Vollen ausnehmen würde. Indeß hatte man
auch die Stimmen der minder Kunstverständigen und völlig
Unkundigen zu gewinnen, welche gelegentlich zur Berathung
hinzugezogen wurden, wie nachstehendes Beyspiel zeigt.


II. 11

Che e’ si faccia uno pilastrollo di mat-
toni murato in quella altezza che basti. sul
primo pilastro fondato. et che la detta colonna
di giesso vi si pongnia su et che iscritto vi
sia a’pie’ con lettere grosse, che qualunque
persona volesse aporvi alchuno difetto debia
fra otto di venire agli operai o ad altri per
loro et dirne l’animo suo et sarà udito gra-
ziosamente.

Et comandano che io filippo mandassi a boecha.
il messo dell’ opera a tutti maestri religiosie secolari
di Firenze significando loro il detto partito preso della
colonna preghandoli che e vegniano a vedere se per
loro vi s’aponesse.

Et comandano chella detta colonna del giesso si
compiesse tutta intorno come ella é dalle due
faccie.

Et comandano a francescho che in sudetto primo
pilastro fondato intagliasse cogli scharpelli il modello
della bagia
(Baſis) della sopradetta colonna.

Che nelle sopradette lettere anche stia iscritto che
chiunque ne vuole .... vegnia a pattegiarsi.

Gewiß brauchte es nicht ſo viel umſtaͤndlicher Vorberei-
tungen, um den Meiſtern und Maͤnnern vom Fach begreiflich
zu machen, wie ein oder das andere Modell ſich an ſeiner
Stelle, oder im Vollen ausnehmen wuͤrde. Indeß hatte man
auch die Stimmen der minder Kunſtverſtaͤndigen und voͤllig
Unkundigen zu gewinnen, welche gelegentlich zur Berathung
hinzugezogen wurden, wie nachſtehendes Beyſpiel zeigt.


II. 11
<TEI>
  <text>
    <body>
      <div n="1">
        <div n="2">
          <pb facs="#f0179" n="161"/>
          <p> <hi rendition="#aq"> <hi rendition="#g">Che e&#x2019; si faccia uno pilastrollo di mat-<lb/>
toni murato in quella altezza che basti. sul<lb/>
primo pilastro fondato. et che la detta colonna<lb/>
di giesso vi si pongnia su et che iscritto vi<lb/>
sia a&#x2019;pie&#x2019; con lettere grosse, che qualunque<lb/>
persona volesse aporvi alchuno difetto debia<lb/>
fra otto di venire agli operai o ad altri per<lb/>
loro et dirne l&#x2019;animo suo et sarà udito gra-<lb/>
ziosamente.</hi> </hi> </p><lb/>
          <p> <hi rendition="#aq">Et comandano che io filippo mandassi a boecha.<lb/>
il messo dell&#x2019; opera a tutti maestri <hi rendition="#g">religiosie</hi> secolari<lb/>
di <placeName>Firenze</placeName> significando loro il detto partito preso della<lb/>
colonna preghandoli che e vegniano a vedere se per<lb/>
loro vi s&#x2019;aponesse.</hi> </p><lb/>
          <p> <hi rendition="#aq">Et comandano chella detta colonna del giesso si<lb/><hi rendition="#g">compiesse tutta intorno come ella é dalle due<lb/>
faccie.</hi></hi> </p><lb/>
          <p><hi rendition="#aq">Et comandano a francescho che in sudetto primo<lb/>
pilastro fondato intagliasse cogli scharpelli il modello<lb/>
della bagia</hi> (Ba&#x017F;is) <hi rendition="#aq">della sopradetta colonna.</hi></p><lb/>
          <p> <hi rendition="#aq">Che nelle sopradette lettere anche stia iscritto che<lb/>
chiunque ne vuole .... vegnia a pattegiarsi.</hi> </p><lb/>
          <p>Gewiß brauchte es nicht &#x017F;o viel um&#x017F;ta&#x0364;ndlicher Vorberei-<lb/>
tungen, um den Mei&#x017F;tern und Ma&#x0364;nnern vom Fach begreiflich<lb/>
zu machen, wie ein oder das andere Modell &#x017F;ich an &#x017F;einer<lb/>
Stelle, oder im Vollen ausnehmen wu&#x0364;rde. Indeß hatte man<lb/>
auch die Stimmen der minder Kun&#x017F;tver&#x017F;ta&#x0364;ndigen und vo&#x0364;llig<lb/>
Unkundigen zu gewinnen, welche gelegentlich zur Berathung<lb/>
hinzugezogen wurden, wie nach&#x017F;tehendes Bey&#x017F;piel zeigt.</p><lb/>
          <fw place="bottom" type="sig"><hi rendition="#aq">II.</hi> 11</fw><lb/>
        </div>
      </div>
    </body>
  </text>
</TEI>
[161/0179] Che e’ si faccia uno pilastrollo di mat- toni murato in quella altezza che basti. sul primo pilastro fondato. et che la detta colonna di giesso vi si pongnia su et che iscritto vi sia a’pie’ con lettere grosse, che qualunque persona volesse aporvi alchuno difetto debia fra otto di venire agli operai o ad altri per loro et dirne l’animo suo et sarà udito gra- ziosamente. Et comandano che io filippo mandassi a boecha. il messo dell’ opera a tutti maestri religiosie secolari di Firenze significando loro il detto partito preso della colonna preghandoli che e vegniano a vedere se per loro vi s’aponesse. Et comandano chella detta colonna del giesso si compiesse tutta intorno come ella é dalle due faccie. Et comandano a francescho che in sudetto primo pilastro fondato intagliasse cogli scharpelli il modello della bagia (Baſis) della sopradetta colonna. Che nelle sopradette lettere anche stia iscritto che chiunque ne vuole .... vegnia a pattegiarsi. Gewiß brauchte es nicht ſo viel umſtaͤndlicher Vorberei- tungen, um den Meiſtern und Maͤnnern vom Fach begreiflich zu machen, wie ein oder das andere Modell ſich an ſeiner Stelle, oder im Vollen ausnehmen wuͤrde. Indeß hatte man auch die Stimmen der minder Kunſtverſtaͤndigen und voͤllig Unkundigen zu gewinnen, welche gelegentlich zur Berathung hinzugezogen wurden, wie nachſtehendes Beyſpiel zeigt. II. 11

Suche im Werk

Hilfe

Informationen zum Werk

Download dieses Werks

XML (TEI P5) · HTML · Text
TCF (text annotation layer)
XML (TEI P5 inkl. att.linguistic)

Metadaten zum Werk

TEI-Header · CMDI · Dublin Core

Ansichten dieser Seite

Voyant Tools ?

Language Resource Switchboard?

Feedback

Sie haben einen Fehler gefunden? Dann können Sie diesen über unsere Qualitätssicherungsplattform DTAQ melden.

Kommentar zur DTA-Ausgabe

Dieses Werk wurde gemäß den DTA-Transkriptionsrichtlinien im Double-Keying-Verfahren von Nicht-Muttersprachlern erfasst und in XML/TEI P5 nach DTA-Basisformat kodiert.




Ansicht auf Standard zurückstellen

URL zu diesem Werk: https://www.deutschestextarchiv.de/rumohr_forschungen02_1827
URL zu dieser Seite: https://www.deutschestextarchiv.de/rumohr_forschungen02_1827/179
Zitationshilfe: Rumohr, Karl Friedrich von: Italienische Forschungen. T. 2. Berlin u. a., 1827, S. 161. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/rumohr_forschungen02_1827/179>, abgerufen am 27.11.2024.