non contrasta piu, ma o lo seconda o non s'impaccia seco, e si mostra sodisfatto dell' ottenuta segnatura di giustitia.
Die Cardinäle theilten sich in zwei Factionen: die spanische, wel- cher auch Montalto bereits anhing, und die aldobrandinische. Jene war damals 25, diese nur 14 entschiedene sichere Mitglieder stark. Rich- tig bezeichnet der Autor denjenigen als den wahrscheinlichsten Candi- daten zum Papstthum, der hernach wirklich dazu gelangt ist, Alexan- der Medici. Man wußte nicht, wie derselbe mit dem Großherzog von Toscana stand, aber bei Clemens war er dafür desto mehr in Gunst: "per patria e conformita di humore," so gut als wäre er seine Creatur.
Nicht übel erscheint der Historiker der Kirche, Baronius: "molto amato per la dottrina, bonta e semplicita sua: si dimostra tutto spirito, tutto risegnato in dio: si burla del mondo e della pro- pria esaltatione di se stesso."
70. Relatione di Roma dell' Illmo Sigr Gioan Delfino Kr e Pror ri- tornato Ambasciatore sotto il pontificato di Clemente VIII. (1600).
Auch eine von den verbreitetern Relationen, sehr ausführlich -- sie hat in meinem Exemplar 94 Quartblätter, -- sehr unterrichtend.
I. Delfino beginnt damit, den Papst ("il nascimento, la na- tura e la vita del papa") und seine Nepoten zu schildern.
Delli due cardinali (Aldobrandino e S. Giorgio) reputo quasi necessario parlarne unitamente. Questo di eta d'anni 45, di gran spirito, altiero, vivace e di buona cognizione nelli af- fari del mondo; ma temo assai che sia di mala natura, overo che gli accidenti del mondo occorsi, che l'hanno levato dalle gran speranze in che si e posto nel principio del pontificato, lo fanno esser tale, cioe demostrarsi con tutti non solo severo ma quasi disperato. Questo era grandemente amato e grande- mente stimato dal papa avanti che fosse salito al pontificato, e doppo per gran pezzo ebbe la cura principale de' negotj, e si credeva da ogn' uno che egli avesse da esser il primo nipote, perche l'altro era piu giovane, assai di poca prosperita e di pochissima cognizione: ma o sia stato la sua poca prudenza nel non essersi saputo governare come averebbe bisognato, sendosi rotto con l'ambasciatore di Spagna quando gitto la beretta, con l'ambasciator di Toscana quando li disse che il papa doveria cacciarlo di corte, oltre i disgusti che ha dato a tutti in mille oc- casioni, o pur la gran prudenza e destrezza dell' altro, o la forza natural del sangue, questo ha perduto ogni giorno tanto di autorita e di credito che non ha chi lo seguiti e non ottiene cosa alcuna che dimandi. Ha pero il carico di tutti li negotj d'Italia e Germania, se bene li ministri publici trattino li me- desimi con Aldobrandino, e nelle cose brusche tutti ricorrono a lui. Io con esso sigr cardle di S. Giorgio nel principio ho
Gioan Delfino
non contrasta più, ma o lo seconda o non s’impaccia seco, e si mostra sodisfatto dell’ ottenuta segnatura di giustitia.
Die Cardinaͤle theilten ſich in zwei Factionen: die ſpaniſche, wel- cher auch Montalto bereits anhing, und die aldobrandiniſche. Jene war damals 25, dieſe nur 14 entſchiedene ſichere Mitglieder ſtark. Rich- tig bezeichnet der Autor denjenigen als den wahrſcheinlichſten Candi- daten zum Papſtthum, der hernach wirklich dazu gelangt iſt, Alexan- der Medici. Man wußte nicht, wie derſelbe mit dem Großherzog von Toscana ſtand, aber bei Clemens war er dafuͤr deſto mehr in Gunſt: „per patria e conformità di humore,“ ſo gut als waͤre er ſeine Creatur.
Nicht uͤbel erſcheint der Hiſtoriker der Kirche, Baronius: „molto amato per la dottrina, bontà e semplicità sua: si dimostra tutto spirito, tutto risegnato in dio: si burla del mondo e della pro- pria esaltatione di se stesso.“
70. Relatione di Roma dell’ Illmo Sigr Gioan Delfino Kr e Pror ri- tornato Ambasciatore sotto il pontificato di Clemente VIII. (1600).
Auch eine von den verbreitetern Relationen, ſehr ausfuͤhrlich — ſie hat in meinem Exemplar 94 Quartblaͤtter, — ſehr unterrichtend.
I. Delfino beginnt damit, den Papſt („il nascimento, la na- tura e la vita del papa“) und ſeine Nepoten zu ſchildern.
Delli due cardinali (Aldobrandino e S. Giorgio) reputo quasi necessario parlarne unitamente. Questo di età d’anni 45, di gran spirito, altiero, vivace e di buona cognizione nelli af- fari del mondo; ma temo assai che sia di mala natura, overo che gli accidenti del mondo occorsi, che l’hanno levato dalle gran speranze in che si è posto nel principio del pontificato, lo fanno esser tale, cioè demostrarsi con tutti non solo severo ma quasi disperato. Questo era grandemente amato e grande- mente stimato dal papa avanti che fosse salito al pontificato, e doppo per gran pezzo ebbe la cura principale de’ negotj, e si credeva da ogn’ uno che egli avesse da esser il primo nipote, perche l’altro era più giovane, assai di poca prosperità e di pochissima cognizione: ma o sia stato la sua poca prudenza nel non essersi saputo governare come averebbe bisognato, sendosi rotto con l’ambasciatore di Spagna quando gittò la beretta, con l’ambasciator di Toscana quando li disse che il papa doveria cacciarlo di corte, oltre i disgusti che ha dato a tutti in mille oc- casioni, o pur la gran prudenza e destrezza dell’ altro, o la forza natural del sangue, questo ha perduto ogni giorno tanto di autorità e di credito che non ha chi lo seguiti e non ottiene cosa alcuna che dimandi. Ha però il carico di tutti li negotj d’Italia e Germania, se bene li ministri publici trattino li me- desimi con Aldobrandino, e nelle cose brusche tutti ricorrono a lui. Io con esso sigr cardle di S. Giorgio nel principio ho
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Gioan Delfino
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Die Cardinaͤle theilten ſich in zwei Factionen: die ſpaniſche, wel-
cher auch Montalto bereits anhing, und die aldobrandiniſche. Jene war
damals 25, dieſe nur 14 entſchiedene ſichere Mitglieder ſtark. Rich-
tig bezeichnet der Autor denjenigen als den wahrſcheinlichſten Candi-
daten zum Papſtthum, der hernach wirklich dazu gelangt iſt, Alexan-
der Medici. Man wußte nicht, wie derſelbe mit dem Großherzog
von Toscana ſtand, aber bei Clemens war er dafuͤr deſto mehr in
Gunſt: „per patria e conformità di humore,“ ſo gut als waͤre
er ſeine Creatur.
Nicht uͤbel erſcheint der Hiſtoriker der Kirche, Baronius: „molto
amato per la dottrina, bontà e semplicità sua: si dimostra tutto
spirito, tutto risegnato in dio: si burla del mondo e della pro-
pria esaltatione di se stesso.“
70.
Relatione di Roma dell’ Illmo Sigr Gioan Delfino Kr e Pror ri-
tornato Ambasciatore sotto il pontificato di Clemente VIII.
(1600).
Auch eine von den verbreitetern Relationen, ſehr ausfuͤhrlich —
ſie hat in meinem Exemplar 94 Quartblaͤtter, — ſehr unterrichtend.
I. Delfino beginnt damit, den Papſt („il nascimento, la na-
tura e la vita del papa“) und ſeine Nepoten zu ſchildern.
Delli due cardinali (Aldobrandino e S. Giorgio) reputo
quasi necessario parlarne unitamente. Questo di età d’anni 45,
di gran spirito, altiero, vivace e di buona cognizione nelli af-
fari del mondo; ma temo assai che sia di mala natura, overo
che gli accidenti del mondo occorsi, che l’hanno levato dalle
gran speranze in che si è posto nel principio del pontificato,
lo fanno esser tale, cioè demostrarsi con tutti non solo severo
ma quasi disperato. Questo era grandemente amato e grande-
mente stimato dal papa avanti che fosse salito al pontificato, e
doppo per gran pezzo ebbe la cura principale de’ negotj, e si
credeva da ogn’ uno che egli avesse da esser il primo nipote,
perche l’altro era più giovane, assai di poca prosperità e di
pochissima cognizione: ma o sia stato la sua poca prudenza nel
non essersi saputo governare come averebbe bisognato, sendosi
rotto con l’ambasciatore di Spagna quando gittò la beretta, con
l’ambasciator di Toscana quando li disse che il papa doveria
cacciarlo di corte, oltre i disgusti che ha dato a tutti in mille oc-
casioni, o pur la gran prudenza e destrezza dell’ altro, o la
forza natural del sangue, questo ha perduto ogni giorno tanto
di autorità e di credito che non ha chi lo seguiti e non ottiene
cosa alcuna che dimandi. Ha però il carico di tutti li negotj
d’Italia e Germania, se bene li ministri publici trattino li me-
desimi con Aldobrandino, e nelle cose brusche tutti ricorrono
a lui. Io con esso sigr cardle di S. Giorgio nel principio ho
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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 356. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/368>, abgerufen am 24.11.2024.
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