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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836.

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P. Basadona Relatione 1663.
gleichen Dinge wirklich in dem Senat vorgetragen werden durften.
Betrachtet man aber, daß eben damals auf allen Seiten heftige An-
griffe gegen den römischen Stuhl erhoben wurden (es erschienen die
wildesten Satyren, z. B. le putanisme de Rome, worin geradezu
gesagt wird, man müsse dem Papst eine Frau geben, um andern
Uebeln vorzubeugen, und das Papstthum erblich machen), daß dieß
die Epoche war, in der der Credit desselben allgemein abzunehmen
anfing, so findet man es doch so unwahrscheinlich nicht. Uebrigens
kannte der Verfasser Hof und Staat sehr gut. Er verdient es wohl,
daß wir ihn auch noch über den Kirchenstaat vernehmen.

Si palpa con mano, l'ecclesiastico dominio essere total-
mente aggravato, si che molti possessori non potendo estrarre
da i loro terreni quanto basti a pagare le publiche impositioni
straordinariamente aggiunte, trovano di consiglio di necessita
l'abbandonare i loro fondi e cercare da paese men rapace la
fortuna di poter vivere. Taccio de datii e gabelle sopra tutte
le robe comestibili, niuna eccettuata: perche le taglie, i dona-
tivi, i sussidii e le altre straordinarie angherie che studiosamente
s'inventano, sono tali che eccitarebbono compassione e stupore
se i terribili commissarii che spedisce Roma nelle citta suddite
con suprema autorita d'inquirere, vendere, asportare, condannare,
non eccedessero ogni credenza, non essendo mai mese che non
volino su le poste grifoni ed arpie col sopramantello di commis-
sarii o della fabrica di S. Pietro o de legati pii o de spogli o
degli archivii o di venticinque altri tribunali Romani: onde re-
stano martirizzate le borse, benche esauste, de' sudditi impotenti
ad ultima prova. E pero, se si pongono da parte Ferrara e
Bologna, con le quali si usa qualche riguardo e le quali sono
favorite dalla natura ed arte di ottimi terreni e di mercatura in-
dustriosa, tutte le altre citta della Romagna, della Marca, Um-
bria, Patrimonio, Sabina e Territorio di Roma sono miserabili
per ogni rispetto: ne trovasi (oh vergogna de Romani coman-
danti) in alcuna citta l'arte della lana o della seta, non che de
panni d'oro, se due o tre picciole bicocche di Fossombrone,
Pergola, Matelica, Camerino e Norcia n'eccettuo: e pure facil-
mente per l'abbondanza della lana e seta si potrebbe introdurre
ogni vantagievole mercatura. Ma essendo il dominio ecclesia-
stico un terreno che si ha ad affitto, coloro che lo noleggiano,
non pensano a bonificarlo, ma solamente a cavarne quella pin-
guedine che puo spremersene maggiore che sia del povero campo:
che smunto et arido a nuovi affittuali non havra agio di porgere
che sterilissimi suffragj. E pare arso l'erario pontificio da un
abisso di voragine: si hebbe per bene armare per due volte,
quasi che il primo errore, che costo due milioni, fosse stato
imitabile per qualche civanzo alla difesa dello stato, quando alle
prime rotture ogni prudenza insegnava a stringere l'accomoda-
mento per (non) dare pretesto a Francia di chieder peggio. Un
calcolo, che feci nella mozzatura di quattro e mezzo per cento
che rendevano i luoghi de monti, come fanno di sette per cento
nella nostra zecca, ridotti a quattro solamente, trovai che a un
mezzo scudo per cento in cinquanta milioni effettivi di debito,

P. Basadona Relatione 1663.
gleichen Dinge wirklich in dem Senat vorgetragen werden durften.
Betrachtet man aber, daß eben damals auf allen Seiten heftige An-
griffe gegen den roͤmiſchen Stuhl erhoben wurden (es erſchienen die
wildeſten Satyren, z. B. le putanisme de Rome, worin geradezu
geſagt wird, man muͤſſe dem Papſt eine Frau geben, um andern
Uebeln vorzubeugen, und das Papſtthum erblich machen), daß dieß
die Epoche war, in der der Credit deſſelben allgemein abzunehmen
anfing, ſo findet man es doch ſo unwahrſcheinlich nicht. Uebrigens
kannte der Verfaſſer Hof und Staat ſehr gut. Er verdient es wohl,
daß wir ihn auch noch uͤber den Kirchenſtaat vernehmen.

Si palpa con mano, l’ecclesiastico dominio essere total-
mente aggravato, sì che molti possessori non potendo estrarre
da i loro terreni quanto basti a pagare le publiche impositioni
straordinariamente aggiunte, trovano di consiglio di necessità
l’abbandonare i loro fondi e cercare da paese men rapace la
fortuna di poter vivere. Taccio de datii e gabelle sopra tutte
le robe comestibili, niuna eccettuata: perche le taglie, i dona-
tivi, i sussidii e le altre straordinarie angherie che studiosamente
s’inventano, sono tali che eccitarebbono compassione e stupore
se i terribili commissarii che spedisce Roma nelle città suddite
con suprema autorità d’inquirere, vendere, asportare, condannare,
non eccedessero ogni credenza, non essendo mai mese che non
volino su le poste grifoni ed arpie col sopramantello di commis-
sarii o della fabrica di S. Pietro o de legati pii o de spogli o
degli archivii o di venticinque altri tribunali Romani: onde re-
stano martirizzate le borse, benche esauste, de’ sudditi impotenti
ad ultima prova. E però, se si pongono da parte Ferrara e
Bologna, con le quali si usa qualche riguardo e le quali sono
favorite dalla natura ed arte di ottimi terreni e di mercatura in-
dustriosa, tutte le altre città della Romagna, della Marca, Um-
bria, Patrimonio, Sabina e Territorio di Roma sono miserabili
per ogni rispetto: nè trovasi (oh vergogna de Romani coman-
danti) in alcuna città l’arte della lana o della seta, non che de
panni d’oro, se due o tre picciole bicocche di Fossombrone,
Pergola, Matelica, Camerino e Norcia n’eccettuo: e pure facil-
mente per l’abbondanza della lana e seta si potrebbe introdurre
ogni vantagievole mercatura. Ma essendo il dominio ecclesia-
stico un terreno che si ha ad affitto, coloro che lo noleggiano,
non pensano a bonificarlo, ma solamente a cavarne quella pin-
guedine che può spremersene maggiore che sia del povero campo:
che smunto et arido a nuovi affittuali non havrà agio di porgere
che sterilissimi suffragj. E pare arso l’erario pontificio da un
abisso di voragine: si hebbe per bene armare per due volte,
quasi che il primo errore, che costò due milioni, fosse stato
imitabile per qualche civanzo alla difesa dello stato, quando alle
prime rotture ogni prudenza insegnava a stringere l’accomoda-
mento per (non) dare pretesto a Francia di chieder peggio. Un
calcolo, che feci nella mozzatura di quattro e mezzo per cento
che rendevano i luoghi de monti, come fanno di sette per cento
nella nostra zecca, ridotti a quattro solamente, trovai che a un
mezzo scudo per cento in cinquanta milioni effettivi di debito,

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[470/0482] P. Basadona Relatione 1663. gleichen Dinge wirklich in dem Senat vorgetragen werden durften. Betrachtet man aber, daß eben damals auf allen Seiten heftige An- griffe gegen den roͤmiſchen Stuhl erhoben wurden (es erſchienen die wildeſten Satyren, z. B. le putanisme de Rome, worin geradezu geſagt wird, man muͤſſe dem Papſt eine Frau geben, um andern Uebeln vorzubeugen, und das Papſtthum erblich machen), daß dieß die Epoche war, in der der Credit deſſelben allgemein abzunehmen anfing, ſo findet man es doch ſo unwahrſcheinlich nicht. Uebrigens kannte der Verfaſſer Hof und Staat ſehr gut. Er verdient es wohl, daß wir ihn auch noch uͤber den Kirchenſtaat vernehmen. Si palpa con mano, l’ecclesiastico dominio essere total- mente aggravato, sì che molti possessori non potendo estrarre da i loro terreni quanto basti a pagare le publiche impositioni straordinariamente aggiunte, trovano di consiglio di necessità l’abbandonare i loro fondi e cercare da paese men rapace la fortuna di poter vivere. Taccio de datii e gabelle sopra tutte le robe comestibili, niuna eccettuata: perche le taglie, i dona- tivi, i sussidii e le altre straordinarie angherie che studiosamente s’inventano, sono tali che eccitarebbono compassione e stupore se i terribili commissarii che spedisce Roma nelle città suddite con suprema autorità d’inquirere, vendere, asportare, condannare, non eccedessero ogni credenza, non essendo mai mese che non volino su le poste grifoni ed arpie col sopramantello di commis- sarii o della fabrica di S. Pietro o de legati pii o de spogli o degli archivii o di venticinque altri tribunali Romani: onde re- stano martirizzate le borse, benche esauste, de’ sudditi impotenti ad ultima prova. E però, se si pongono da parte Ferrara e Bologna, con le quali si usa qualche riguardo e le quali sono favorite dalla natura ed arte di ottimi terreni e di mercatura in- dustriosa, tutte le altre città della Romagna, della Marca, Um- bria, Patrimonio, Sabina e Territorio di Roma sono miserabili per ogni rispetto: nè trovasi (oh vergogna de Romani coman- danti) in alcuna città l’arte della lana o della seta, non che de panni d’oro, se due o tre picciole bicocche di Fossombrone, Pergola, Matelica, Camerino e Norcia n’eccettuo: e pure facil- mente per l’abbondanza della lana e seta si potrebbe introdurre ogni vantagievole mercatura. Ma essendo il dominio ecclesia- stico un terreno che si ha ad affitto, coloro che lo noleggiano, non pensano a bonificarlo, ma solamente a cavarne quella pin- guedine che può spremersene maggiore che sia del povero campo: che smunto et arido a nuovi affittuali non havrà agio di porgere che sterilissimi suffragj. E pare arso l’erario pontificio da un abisso di voragine: si hebbe per bene armare per due volte, quasi che il primo errore, che costò due milioni, fosse stato imitabile per qualche civanzo alla difesa dello stato, quando alle prime rotture ogni prudenza insegnava a stringere l’accomoda- mento per (non) dare pretesto a Francia di chieder peggio. Un calcolo, che feci nella mozzatura di quattro e mezzo per cento che rendevano i luoghi de monti, come fanno di sette per cento nella nostra zecca, ridotti a quattro solamente, trovai che a un mezzo scudo per cento in cinquanta milioni effettivi di debito,

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Zitationshilfe: Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 470. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/482>, abgerufen am 24.11.2024.