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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836.

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Relazione di Roma 1702.
Natur eigen war, und in dem Unternommenen ausharren; unter Ale-
xander nahm er freiere, keckere Formen der Unterhandlung an: man
fand ihn zugleich vorsichtig und entschlossen, rasch und bedächtig, und
dem äußern Anscheine nach Jedermann zugethan: diese Künste übte
er dann unter Innocenz XII. aus. Weder seinen Datar noch sei-
nen Staatssecretär konnte dieser argwöhnische Alte leiden. Albani
allein hatte Zutritt und fand das Mittel um zugleich ihm und dem
Hofe unentbehrlich zu werden."

Der erste Schritt Clemens XI. nach seiner Erwählung war,
daß er den Gesandten andeutete, viele Neuerungen, die unter seinen
Vorfahren eingerissen, müsse er abstellen: -- er berief den Governa-
tore zur Krönung, was diese ihrer Rangstreitigkeiten halber nicht
wünschten: -- er kündigte alle Freistätten auf: -- die Gesandten sa-
hen, daß er es nur thue, um Eindruck auf den Hof hervorzubringen.

Die Ernennungen, die er hierauf vornahm, scheinen unserm
Erizzo nicht sehr glücklich. Clemens umgab sich mit lauter schwachen
Subjecten. Felicitato il coraggio di questi suoi ordini dal suc-
cesso e dal rispetto de' regj rappresentanti, non credette Sua
Sta d'aver bisogno a palazzo de' ministri di gran valore: onde
chiamovvi per segretario di stato il cardinale Paulucci di cor-
tissima esperienza, ed elesse per datario il cardinale Sacripante,
infaticabile e diligentissimo per quell' impiego, ma non insignito
che della qualita di buon curiale. Indi diede a monsr Olivieri
suo parente la segretaria de' brevi, che aveva digia egregiamente
esercitata sotto di lui stesso: e pose nelle cariche che piu lo
avvicinavano, li antichi suoi amici e parenti, come monsr Pa-
racciani gran legista, monsr Origo per segretario delle lettere
latine e Maffei per coppiere confidente, tutta gente di pochissima
estrazione, urbinati o delli vicini municipj, che non avendo ve-
duto se non Roma hanno per conseguenza pochissima cogni-
zione delli principi e molto meno poi degli affari del mondo.
Non volle presso di se cardinali di grande testa ne ministri che
da essi dipendessero, preferendo la sua quiete e la sua autorita
a que' consigli, che non gli potevano venire dalle suddette per-
sone domestiche non esercitate nelli maneggi e digia tra loro
gelose e discordi. Meno volle Don Orazio suo fratello, padre
di tre figlioli di grande aspettazione uomo d'una singolare mo-
destia ed integrita, lasciatolo alle sue angustie per pompa dell'
osservanza della bolla contro il nipotismo, che la Sta Sua giuro
nel giorno della sua esaltazione con aspetto d'evitarne intera-
mente lo scandolo, il quale pero, per sentimento di molti, sem-
per vetabitur et retinebitur semper.

Jedoch sogleich zeigten sich die größten Schwierigkeiten. Der
Streit über die spanische Erbschaft wurde dem römischen Hofe höchst
gefährlich. Clemens XI. benahm sich im Anfange außerordentlich
schwankend. Der Gesandte glaubt sein ganzes Betragen aus einer
übertriebenen Feinheit herleiten zu können. Wenn er den Venezia-
nern einen italienischen Bund vorschlug, so habe das hauptsächlich
zum Zweck gehabt die Gesinnungen von Venedig auszuforschen.

Von diesen Bemerkungen politischer und allgemeiner Bedeutung

Relazione di Roma 1702.
Natur eigen war, und in dem Unternommenen ausharren; unter Ale-
xander nahm er freiere, keckere Formen der Unterhandlung an: man
fand ihn zugleich vorſichtig und entſchloſſen, raſch und bedaͤchtig, und
dem aͤußern Anſcheine nach Jedermann zugethan: dieſe Kuͤnſte uͤbte
er dann unter Innocenz XII. aus. Weder ſeinen Datar noch ſei-
nen Staatsſecretaͤr konnte dieſer argwoͤhniſche Alte leiden. Albani
allein hatte Zutritt und fand das Mittel um zugleich ihm und dem
Hofe unentbehrlich zu werden.“

Der erſte Schritt Clemens XI. nach ſeiner Erwaͤhlung war,
daß er den Geſandten andeutete, viele Neuerungen, die unter ſeinen
Vorfahren eingeriſſen, muͤſſe er abſtellen: — er berief den Governa-
tore zur Kroͤnung, was dieſe ihrer Rangſtreitigkeiten halber nicht
wuͤnſchten: — er kuͤndigte alle Freiſtaͤtten auf: — die Geſandten ſa-
hen, daß er es nur thue, um Eindruck auf den Hof hervorzubringen.

Die Ernennungen, die er hierauf vornahm, ſcheinen unſerm
Erizzo nicht ſehr gluͤcklich. Clemens umgab ſich mit lauter ſchwachen
Subjecten. Felicitato il coraggio di questi suoi ordini dal suc-
cesso e dal rispetto de’ regj rappresentanti, non credette Sua
S d’aver bisogno a palazzo de’ ministri di gran valore: onde
chiamovvi per segretario di stato il cardinale Paulucci di cor-
tissima esperienza, ed elesse per datario il cardinale Sacripante,
infaticabile e diligentissimo per quell’ impiego, ma non insignito
che della qualità di buon curiale. Indi diede a monsr Olivieri
suo parente la segretaria de’ brevi, che aveva digià egregiamente
esercitata sotto di lui stesso: e pose nelle cariche che più lo
avvicinavano, li antichi suoi amici e parenti, come monsr Pa-
racciani gran legista, monsr Origo per segretario delle lettere
latine e Maffei per coppiere confidente, tutta gente di pochissima
estrazione, urbinati o delli vicini municipj, che non avendo ve-
duto se non Roma hanno per conseguenza pochissima cogni-
zione delli principi e molto meno poi degli affari del mondo.
Non volle presso di se cardinali di grande testa nè ministri che
da essi dipendessero, preferendo la sua quiete e la sua autorità
a que’ consigli, che non gli potevano venire dalle suddette per-
sone domestiche non esercitate nelli maneggi e digià tra loro
gelose e discordi. Meno volle Don Orazio suo fratello, padre
di tre figlioli di grande aspettazione uomo d’una singolare mo-
destia ed integrità, lasciatolo alle sue angustie per pompa dell’
osservanza della bolla contro il nipotismo, che la S Sua giurò
nel giorno della sua esaltazione con aspetto d’evitarne intera-
mente lo scandolo, il quale però, per sentimento di molti, sem-
per vetabitur et retinebitur semper.

Jedoch ſogleich zeigten ſich die groͤßten Schwierigkeiten. Der
Streit uͤber die ſpaniſche Erbſchaft wurde dem roͤmiſchen Hofe hoͤchſt
gefaͤhrlich. Clemens XI. benahm ſich im Anfange außerordentlich
ſchwankend. Der Geſandte glaubt ſein ganzes Betragen aus einer
uͤbertriebenen Feinheit herleiten zu koͤnnen. Wenn er den Venezia-
nern einen italieniſchen Bund vorſchlug, ſo habe das hauptſaͤchlich
zum Zweck gehabt die Geſinnungen von Venedig auszuforſchen.

Von dieſen Bemerkungen politiſcher und allgemeiner Bedeutung

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[495/0507] Relazione di Roma 1702. Natur eigen war, und in dem Unternommenen ausharren; unter Ale- xander nahm er freiere, keckere Formen der Unterhandlung an: man fand ihn zugleich vorſichtig und entſchloſſen, raſch und bedaͤchtig, und dem aͤußern Anſcheine nach Jedermann zugethan: dieſe Kuͤnſte uͤbte er dann unter Innocenz XII. aus. Weder ſeinen Datar noch ſei- nen Staatsſecretaͤr konnte dieſer argwoͤhniſche Alte leiden. Albani allein hatte Zutritt und fand das Mittel um zugleich ihm und dem Hofe unentbehrlich zu werden.“ Der erſte Schritt Clemens XI. nach ſeiner Erwaͤhlung war, daß er den Geſandten andeutete, viele Neuerungen, die unter ſeinen Vorfahren eingeriſſen, muͤſſe er abſtellen: — er berief den Governa- tore zur Kroͤnung, was dieſe ihrer Rangſtreitigkeiten halber nicht wuͤnſchten: — er kuͤndigte alle Freiſtaͤtten auf: — die Geſandten ſa- hen, daß er es nur thue, um Eindruck auf den Hof hervorzubringen. Die Ernennungen, die er hierauf vornahm, ſcheinen unſerm Erizzo nicht ſehr gluͤcklich. Clemens umgab ſich mit lauter ſchwachen Subjecten. Felicitato il coraggio di questi suoi ordini dal suc- cesso e dal rispetto de’ regj rappresentanti, non credette Sua Stà d’aver bisogno a palazzo de’ ministri di gran valore: onde chiamovvi per segretario di stato il cardinale Paulucci di cor- tissima esperienza, ed elesse per datario il cardinale Sacripante, infaticabile e diligentissimo per quell’ impiego, ma non insignito che della qualità di buon curiale. Indi diede a monsr Olivieri suo parente la segretaria de’ brevi, che aveva digià egregiamente esercitata sotto di lui stesso: e pose nelle cariche che più lo avvicinavano, li antichi suoi amici e parenti, come monsr Pa- racciani gran legista, monsr Origo per segretario delle lettere latine e Maffei per coppiere confidente, tutta gente di pochissima estrazione, urbinati o delli vicini municipj, che non avendo ve- duto se non Roma hanno per conseguenza pochissima cogni- zione delli principi e molto meno poi degli affari del mondo. Non volle presso di se cardinali di grande testa nè ministri che da essi dipendessero, preferendo la sua quiete e la sua autorità a que’ consigli, che non gli potevano venire dalle suddette per- sone domestiche non esercitate nelli maneggi e digià tra loro gelose e discordi. Meno volle Don Orazio suo fratello, padre di tre figlioli di grande aspettazione uomo d’una singolare mo- destia ed integrità, lasciatolo alle sue angustie per pompa dell’ osservanza della bolla contro il nipotismo, che la Stà Sua giurò nel giorno della sua esaltazione con aspetto d’evitarne intera- mente lo scandolo, il quale però, per sentimento di molti, sem- per vetabitur et retinebitur semper. Jedoch ſogleich zeigten ſich die groͤßten Schwierigkeiten. Der Streit uͤber die ſpaniſche Erbſchaft wurde dem roͤmiſchen Hofe hoͤchſt gefaͤhrlich. Clemens XI. benahm ſich im Anfange außerordentlich ſchwankend. Der Geſandte glaubt ſein ganzes Betragen aus einer uͤbertriebenen Feinheit herleiten zu koͤnnen. Wenn er den Venezia- nern einen italieniſchen Bund vorſchlug, ſo habe das hauptſaͤchlich zum Zweck gehabt die Geſinnungen von Venedig auszuforſchen. Von dieſen Bemerkungen politiſcher und allgemeiner Bedeutung

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Zitationshilfe: Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 495. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/507>, abgerufen am 21.11.2024.